Trota di fiume o fario (Salmo trutta)

Trota di fiume o fario (Salmo trutta)

Habitat
Vive nelle acque fresche di montagna che non superino i 18°C; diversamente potrebbe soffrire. Si può trovare fino ai 2.500 metri. Di giorno rimane nascosta all’ombra delle sponde, nelle cavità, nelle fessure delle rocce, con il capo controcorrente, per guizzare pronta , in avanti, soltanto quando le passa davanti una preda. Si nutre di insetti, vermi, girini, pesciolini e non risparmia nemmenno quelli della sua stirpe.

Caratteristiche
La trota fario può arrivare ad una lungezza di 50 cm. La colorazione dell’epidermide può assumere una tonalità diversa a seconda dell’ambiente. Di solito il dorso è grigio-verdastro, lateralmente è più chiaro, ventralmente è biancastro con sfumature gialle o rosse. La schiena e i fianchi sono punteggiati di rosso, arancione, nero e grigio e possono variare di colore anche a seconda dell’alimentazione. Le pinne pettorali, ventrali e anale sono arancioni, quella dorsale e la pinna adiposa sono grige e punteggiate di rosso. Il corpo è massiccio con una testa breve e bocca grande.

Riproduzione
Nel periodo del corteggiamento, che corrisponde ai mesi invernali, le femmine, accompagnate da molti maschi, migrano verso le acque meno profonde, in prossimità dei banchi di ghiaia. Qui, a ridosso delle pietre, la femmina costruisce una buca nella quale depone migliaia di uova e alza un piccolo argine di ghiaia a protezione del suo "nido". Il mascio feconda le uova che rimangono fluttuanti fra ghiaia e pietrisco. Dopo 10-16 settimane avviene la schiusa. I piccoli si distinguono per avere i fianchi ornati di 8-10 bande trasversali.