Il bacino del mar Rosso è una lungo braccio
di mare, largo al massim 350 km. A nord, la penisola del Sinai lo divide in due parti, il
golfo di Suez a occidente e il golfo di Aqaba (il braccio orientale); a sud termina con lo
stretto di Bab el Mandeb che separa Eritrea e Yemen. La lunghezza totale è di circa 2.250
km.
La parte meno profonda si trova nel golfo di Suez, con soli 90 metri di fondale; nella
zona centrale si trova invece il punto più profondo a 2.850 m. (fossa di Suakin). La
caratteristica peculiare del Mar Rosso è pero la zona dello stretto di Bab el Mandeb; con
solo 26 km. di larghezza ed una profondità massima di soli 134 metri provoca di fatto una
sorta di isolamento del bacino dal sistema di correnti dellOceano Indiano. Questo
limitato scambio idrico con l'oceano, le piogge scarse, l'assenza di affluenti uniti
all'elevata temperatura dell'aria che provoca una fortissima evaporazione hanno come
diretta conseguenza l'aumento della salinità, che arriva a toccare il 41 per mille,
contro una media oceanica del 35 per mille. La particolare conformazione geologica della
zona influisce inoltre sulla temperatura dell'acqua; la frattura intercontinentale che ha
provocato la formazione del bacino è tuttora attiva lungo la linea mediana e gli strati
caldi della crosta terrestre riscaldano l'acqua, alzando la temperatura in profondità di
una quindicina di gradi rispetto agli altri mari del pianeta. A partire da queste
condizioni si sono create le basi per lo sviluppo di una eccezionale vita marina
tropicale. La composizione della barriera corallina è estremamente varia (più di 400
specie di coralli) e ben il 17% delle sue specie ittiche sono endemiche della zona; si
tratta quindi di un ecosistema con caratteristiche assolutamente particolari, che non
hanno riscontro in nessun altro luogo.
Con lapertura del canale di Suez nel 1876, il mar Rosso ha cominciato ad essere
molto trafficato; in un anno vi transitano mediamente ormai più di 18.000 navi, tra cui
moltissime petroliere giganti, esponendolo al rischio costante di una catastrofe
ecologica. La sua vicinanza allEuropa lo ha fatto diventare poi una delle mete
privilegiate per il turismo subacqueo, che negli ultimi anni è letteralmente esploso,
comportando naturalmente un notevole impatto ambientale sul reef ed i suoi abitanti.
Fortunatamente si è provveduto a proteggere le zone maggiormente frequentate e di
particolare interessse naturalistico (la punta meridionale della penisola del Sinai e
dintorni) con listituzione di parchi marini come quello di Ras Mohammed, il cui
effetto si è fatto immediatemente sentire: in queste zone è tuttora possibile effettuare
alcune delle più belle immersioni al mondo.