Attrezzatura
Maschera
GAV
Erogatori
Muta umida
Muta semistagna
Muta stagna
Computer
Pinne
Guanti
Calzari
Coltello
Bussola
Torcia
Orologio
Biologia-Mar Rosso
Biologia-Mar Mediterraneo
Biologia-Pesci d'acqua dolce

 

Computer

 

computer da polso
computer da polso

I computer subacquei sono presenti sul mercato ormai da molti anni e sono diventati un accessorio fondamentale per la maggior parte dei subacquei ricreativi. Parlando infatti di immersioni cosiddette "ricreative" (e quindi profondità limitate, fuori curva generalmente non contemplato), se è vero che sarebbe necessario pianificare accuratamente l'immersione è anche vero che, di fatto, l'utilizzo delle tabelle per questa pianificazione ed il rispetto della pianificazione eseguita risultano nella maggior parte dei casi semplicemente impossibili.

Provate ad effettuare una immersione con una guida, insieme ad altri subacquei in un qualsiasi diving e pretendere che venga rispettata scrupolosamente la vostra pianificazione... Oppure pianificate con le tabelle la vostra immersione multilivello (attività già di per se abbastanza impegnativa e non esente da errori) e in immersione scorgete finalmente, pochi metri più sotto, quello che non siete mai riusciti a vedere... Non si può, non è stato pianificato.

 

Attenzione: questo NON significa che con il computer si possa tenere sott'acqua il comportamento che si vuole, ignorando le più elementari regole di sicurezza, anzi. Il computer stesso lavora e fornisce dati in modo corretto solo se queste regole vengono rispettate, quindi risalite lente, profili regolari e non a "dente di sega" e tutto quello che si impara nei corsi resta assolutemente valido.

Ricordate: il vero computer sta nella testa del subacqueo.

 

Cosa fa un computer

Il computer consente di incrementare notevolmente il tempo di permanenza sott'acqua mantenendo il livello di sicurezza. Durante l'immersione il computer misura continuamente una serie di parametri (profondità, tempo, temperatura, in alcuni modelli il consumo d'aria) e ricalcola in continuazione il livello di saturazione e desaturazione di azoto nei dei tessuti. Riesce cosi ad indicare il tempo rimanente alla profonditą data prima di uscire dalla curva di sicurezza o, in alternativa, la profonditą e la durata delle soste di decompressione necessarie.

In questo calcolo vengono utilizzati degli algoritmi sviluppati sulla base degli studi del fisiologo inglese John Scott Haldane, che attorno al 1907 elaborò un modello matematico rappresentativo del comportamento del corpo umano durante la respirazione di gas compresso analizzando i problemi di malattia da decompressione che si verificavano sui cassonisti che lavoravano esposti a pressioni superiori a quella atmosferica.

 

A partire dagli studi di Haldane, i modelli si sono evoluti (ricordiamo quello di Buhlmann, uno dei più diffusi) ma tutti hanno la stessa base teorica: una "modellizzazione" del corpo umano a cui sia possibile applicare le funzioni fisiche che regolano l'assorbimento ed il rilascio dei gas. Per fare questo, il corpo umano viene idealmente diviso in "tessuti" (ad esempio il grasso, le ossa, il sangue, i muscoli) che vengono raggruppati in "compartimenti tissutali", ciascuno dei quali ha un diverso tempo di emisaturazione, cioè il tempo in cui il tessuto impiega a raggiungere il 50% delle saturazione totale.

Sulla base di questo modello, se un tessuto ha un tempo di emisaturazione ad esempio pari a 2 ore impiegherà 2 ore a raggiungere il 50% della saturazione totale, 4 ore a raggiungere il 75%, 6 ore a raggiungere l'87,5%, 8 ore a raggiungere il 93,75%, 10 ore a raggiungere il 96,875%, mentre in qualsiasi istante intermedio del fenomeno di saturazione impiegherà sempre solo 2 ore ad assorbire la metà della ulteriore quantità di gas che può ancora assorbire a quella pressione.

Il tempo necessario per saturarsi del 50% di azoto di ciascun tessuto è quindi una caratteristica propria, e costante, di ogni tessuto. Sapendo che il passaggio di un gas all'interno di una soluzione segue la legge di Henry (la quantità di gas che si scioglie in una soluzione è proporzionale alla pressione esercitata dal gas sulla soluzione) e integrando opportunamente questa legge con il modello dei tessuti le basi dell'algoritmo sono pronte. Agggiungendo un microprocessore che ricalcola i dati in tempo reale ecco che abbbiamo (quasi) fatto il nostro computer subacqueo.

 

L'evoluzione del modello

Abbiamo detto quasi perchè il modello di Haldane è stato approfondito e completato nel tempo con altri parametri: la velocità di risalita (che non poù essere arbitraria), il numero dei compartimenti tissutali considerati (Haldane ne considerava 5, oggi i computer ne considerano 8, 12 o addirittura 16), lo squilibrio pressorio caratteristico di ogni tessuto (ogni compartimento ha una sua particolare pressione parziale massima di azoto che potrà tollerare senza dar luogo alla formazione di bolle, cosa che Haldane non aveva considerato), la temperatura dell'acqua.

Oltre a considerare l'azoto disciolto all'interno dei tessuti gli ultimi modelli incorporano algoritmi che cercano di modellizzare la formazione delle microbolle che si sviluppano all'interno del circolo sanguigno in risalita, suggerendo al subacqueo una velocità di risalita più bassa. Inoltre è anche possibile impostare la severità dell'algoritmo da parte del subacqueo, a seconda delle condizioni fisiche e ambientali in cui viene effettuata l'immersione.

 

profilo di immersione scaricato dal computer subacqueo
profilo di immersione scaricato dal computer subacqueo

I modelli in commercio

Pressochè tutti i computer in commercio sono dotati di una serie di funzioni comuni.

Durante l'immersione indicano la profonditą attuale, la massima raggiunta, il tempo totale di immersione, il tempo rimanente in curva o la durata e la profonditą della prima sosta di decompreessione.

Dopo l'immersione essi indicano il tempo di non volo, l'intervallo di superficie e il tempo necessario per una completa desaturazione dei tessuti.

Sono tutti dotati di allarmi visivi e/o sonori per avvisare il subacqueo di potenziali condizioni di pericolo, quali ad esempio l'uscita di curva o una eccessiva velocitą di risalita. Alcuni forniscono anche informazioni aggiuntive, quali data e ora, la temperatura dell'acqua, un'indicazione visiva del livello di saturazione dei tessuti, la velocitą di risalita, ecc.

Sono programmati per gestire anche le immersioni in altitudine tramite un aggiustamento manuale o automatico dei parametri ed esiste la possibilità di scaricare i dati di log delle immersioni su su pc tramite apposita interfaccia.

Alcuni modelli sono integrati, in grado cioè di misurare costantemente la pressione all'interno della bombola (o tramite una frusta o per mezzo di sensori radio collegati direttamente al primo stadio) e adattare i risultati dell'algoritmo a seconda del ritmo respiratorio del subacqueo, controllando costantemente la riserva d'aria e il tempo rimanente.

Esistono modelli (integrati e non) dove può essere variata la percentuale di ossigeno della miscela respirata, utili per chi effettua immersioni in Nitrox. Oltre ad adattare le indicazioni alla nuova miscela, tengono conto delle pressioni parziali dei vari gas e forniscono indicazioni e allarmi sul raggiungimento di condizioni critiche quali, ad esempio, la soglia di tossicitą dell'ossigeno, ecc.

 

Naturalmente esiste poi tutta un'altra gamma di computer per immersioni tecniche con miscele a più gas, molto costosi e non adatti all'ambito ricreativo.

 

Consigli per l'acquisto

Sono molti i modelli, ormai tutti validi, e ancor più le funzioni disponibili.

In linea di massima sono da valutare essenzialmente:

Semplicità e comodità. Un computer da polso è più compatto e semplice dal punto di vista costruttivo di uno con funzioni integrate ad aria e se viaggiate e non volete portarvi l'attrezzatura per noleggiarla in loco potete comunque portarlo con voi. Perderete le funzionalità aggiuntive di un integrato, che peraltro possono tranquillamente essere sostituite da un'occhiata al manometro e da una corretta e responsabile gestione dell'immersione.

Facilità d'uso. Il display deve essere ben leggibile, le informazioni devono essere quelle essenziali, chiare e semplici da leggere.

Affidabilità. Preferite modelli consolidati da tempo, bug software e difetti sono sempre possibili sui nuovi modelli.

Durata e manutenzione (cambio batterie). Ci sono due strade: batterie di lunghissima durata, che vanno però cambiate in fabbrica, batterie meno longeve che è possibile cambiare da soli. Nel primo caso, lo svantaggio del tempo necessario per l'operazione è compensato dal fatto che in fabbrica viene ageneralmente fatto un test di tenuta stagna. Nel secondo caso, ovviameente, vi dovete fidare della vostra operazione.

Altre caratteristiche da considerare in secona battuta: la possibilità di impostare la % di ossigeno (chiaramente il computer è perfettamente adatto anche ad immersioni ad aria), la retroilluminazione del display per le notturne, autoaccensione e spegnimento, possibilità di scaricare il log su pc.